In memoria di Marcella

Marcella Tassone aveva solo 10 anni quando è stata uccisa dalla mafia. Stava tornando a casa da scuola a bordo dell’auto guidata da suo fratello. A un tratto, l’auto è investita da una scarica di colpi di fucile.

Il fratello Alfonso, 20 anni, perde il controllo. L’auto finisce contro un muro. Marcella non riesce a riprendersi dallo shock, che subito dopo si vede il fucile puntato addosso.

L’unica colpa di Marcella era quella di essere il testimone della scena. L’obiettivo dell’agguato era il fratello che veniva considerato dai killer un pentito di mafia.

L’associazione Libera ha proposto a più scuole di creare una piastrella in memoria delle giovani vittime innocenti di mafia.

Io e il mio ex professore di arte, Lino Di Vinci, abbiamo creato quest’opera che potete vedere affissa, insieme a tante altre, sulla passeggiata di Genova Prà. Rappresenta Marcella che dal cielo ci ispira il coraggio per liberarci dai tentacoli della piovra.

Alla presentazione dei lavori, nella primavera 2018, c’era anche Giancarlo Caselli, un giudice che ha lottato per anni contro la mafia. Le parole della poesia sono della mia insegnante di Lettere, Maria Assunta Di Muro.

 

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